Dal 3 novembre 2022 sarà possibile fare domanda per i contributi a fondo perduto previsti dal TOCC, il nuovo incentivo del Ministero della Cultura a valere sui fondi PNRR. È rivolto alle attività culturali e creative per favorire la transizione digitale.
Le richieste si inviano tramite la piattaforma di Invitalia.
L’ incentivo nella forma di contributo a fondo perduto, fino all’80% delle spese ammissibili e comunque per un importo massimo di 75.000 euro. Alcuni degli interventi finanziabili: creazione di nuovi prodotti culturali e creativi per la diffusione live e online diffusione dei prodotti culturali verso un nuovo pubblico (diminuzione del divario territoriale, raggiungimento categorie deboli) e verso l’estero, attività per la fruizione del proprio patrimonio attraverso piattaforme digitali e nuovi format narrativi, digitalizzazione del proprio patrimonio con obiettivo di conservazione, maggiore diffusione, condivisione incremento del crowdsourcing e sviluppo di piattaforme open source per la realizzazione e condivisione di progetti.
Soggetti ammissibili
Le agevolazioni sono rivolte:
- alle micro e piccole imprese, in forma societaria di capitali o di persone, incluse le società cooperative;
- le associazioni non riconosciute;
- le fondazioni;
- le organizzazioni dotate di personalità giuridica no profit, nonché agli Enti del Terzo settore, iscritti o in corso di iscrizione al RUNTS,
che risultano costituiti al 31 dicembre 2020 e che operano nei settori culturali e creativi e nei seguenti ambiti di intervento:
- Musica, audiovisivo e radio;
- Moda;
- Architettura e design;
- Arti visive;
- Spettacolo dal vivo e festival;
- Patrimonio culturale materiale e immateriale;
- Artigianato artistico, editoria, libri e letteratura.
Area interdisciplinare (per chi opera in più di un ambito di intervento tra quelli elencati).
Agevolazioni ammesse
Le agevolazioni sono concesse sotto forma di contributo a fondo perduto, fino all’80% delle spese ammissibili e comunque per un importo massimo di 75.000 euro, nel rispetto del regolamento de minimis.
Le imprese devono finanziarie con risorse proprie la quota non coperta dalle agevolazioni.
Le spese finanziabili:
- impianti, macchinari e attrezzature nuove di fabbrica componenti hardware e software;
- brevetti, marchi e licenze:
- certificazioni, know-how e conoscenze tecniche direttamente correlate al progetto da realizzare;
- opere murarie nel limite del 20% del progetto di spesa complessivamente considerato ammissibile.
Alcuni esempi di capitale circolante: materie prime, servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa godimento beni di terzi