Con l’avvicinarsi delle festività di fine anno, molte aziende italiane si preparano a omaggiare i propri clienti con doni e regali, un gesto di cortesia che consolida i rapporti commerciali e rafforza il legame professionale. Tuttavia, dietro questa consuetudine si celano importanti risvolti fiscali e amministrativi che è fondamentale conoscere per evitare errori e gestire correttamente queste operazioni.
Un aspetto chiave da considerare è il trattamento fiscale degli omaggi, sia dal punto di vista dell’IVA sia delle imposte dirette. Dal 2014, la normativa ha uniformato il valore massimo detraibile dell’IVA con il limite previsto per le imposte dirette, fissandolo a 50 euro per unità . Questo significa che, pur potendo offrire regali di valore superiore, l’IVA è detraibile solo per i beni che rientrano entro questa soglia.
Omaggi da parte dei lavoratori autonomi
Per i professionisti e gli esercenti arti e professioni, il trattamento fiscale degli omaggi presenta peculiarità interessanti. Quando un lavoratore autonomo decide di offrire un dono, l’operazione è esclusa dal campo di applicazione dell’IVA. Non essendo considerata una cessione di beni a titolo oneroso, non è necessaria l’emissione di fattura, e la transazione rimane fuori dal perimetro tributario ai sensi dell’art. 2 del D.P.R. n. 633/1972.
Tuttavia, è importante notare che il professionista può detrarre l’IVA relativa agli omaggi con un costo unitario fino a 50 euro. Per quanto riguarda le imposte dirette, invece, tali spese sono classificate come spese di rappresentanza, deducibili entro il limite dell’1% dei compensi percepiti durante l’anno fiscale. Questo consente ai lavoratori autonomi di dedurre i costi, purché siano pertinenti all’attività professionale e rispettino i criteri di inerenza stabiliti dalla normativa vigente.
Gli omaggi offerti ai dipendenti dai lavoratori autonomi seguono regole diverse. Queste spese sono generalmente considerate integralmente deducibili, rientrando nelle liberalità previste dall’art. 54 del TUIR. Dal lato del dipendente, i regali sono imponibili come fringe benefit se il loro valore supera i limiti fissati dalla normativa: per il 2024, il tetto generale è di 258,23 euro, ma può arrivare fino a 1.000 o 2.000 euro in presenza di figli a carico.
Omaggi da parte delle imprese
Le imprese che offrono regali ai propri clienti o collaboratori devono fare attenzione al trattamento IVA e alle relative procedure amministrative. Per i beni che rientrano nell’attività propria dell’impresa, come prodotti realizzati o commercializzati dall’azienda, le cessioni gratuite sono imponibili ai fini IVA. In questo caso, l’impresa ha il diritto alla detrazione dell’IVA, purché siano rispettate le regole di tracciabilità e rendicontazione.
Per evitare contestazioni, è essenziale emettere un documento di trasporto che specifichi la natura dell’omaggio, come ad esempio “cessione gratuita”. A seconda della scelta dell’impresa, l’IVA può essere addebitata al cliente (rivalsa dell’IVA) o assorbita dall’azienda. In entrambi i casi, le operazioni devono essere documentate con precisione, utilizzando strumenti come il registro omaggi per annotare i dettagli delle cessioni.
Sul piano delle imposte dirette, gli omaggi rientrano tra le spese di rappresentanza, deducibili secondo regole proporzionali al fatturato dell’impresa. È importante valutare con attenzione il valore dei beni e la destinazione degli stessi, poiché omaggi di natura diversa, come quelli offerti ai dipendenti, possono essere trattati diversamente anche ai fini dell’IRAP.
Conclusioni
Gestire correttamente gli omaggi aziendali significa non solo rispettare le normative fiscali, ma anche ottimizzare la propria strategia di relazione con clienti e collaboratori. Conoscere le regole per la deducibilità delle spese e la detrazione dell’IVA permette di trasformare un gesto di cortesia in un’opportunità di crescita e consolidamento dei rapporti professionali.
Che si tratti di un piccolo dono o di un regalo più importante, l’attenzione agli aspetti fiscali e amministrativi è fondamentale per garantire un Natale sereno sia per i conti aziendali che per la relazione con i propri stakeholder.