Legge di Bilancio 2021: Credito di imposta sostegno al Made in Italy per imprese agricole e agroalimentari

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L’art 3, comma 1 del D.L. 91/2014, riconosce alle imprese che producono prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura, anche se costituite in forma cooperativa o riunite in consorzi, un credito d’imposta nella misura del 40% delle spese per nuovi investimenti sostenuti per lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie in materia di interventi per il sostegno del Made in Italy nonché per la cooperazione di filiera.

Con la Legge di bilancio 2021 il credito d’imposta del 40% per il sostegno del Made in Italy è esteso per i periodi d’imposta dal 2021 al 2023, alle reti di imprese agricole e agroalimentari, anche costituite in forma cooperativa o riunite in consorzi, o facenti parte delle “strade del vino”  per la realizzazione e l’ampliamento di infrastrutture informatiche finalizzate al potenziamento del commercio elettronico con riferimento

  • alle potenzialità di vendita a distanza a clienti finali residenti fuori dal territorio nazionale;
  • alla creazione di depositi fiscali virtuali in Paesi Esteri gestiti dagli organismi associativi;
  • per favorire la stipula di accordi con spedizionieri doganali anche per l’assolvimento degli oneri fiscali;
  • per le attività e progetti legati all’incremento delle esportazioni.  

Un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate, da adottare entro trenta giorni dall’entrata in vigore della legge di bilancio, sono stabiliti i criteri e le modalità di applicazione e di fruizione del credito d’imposta ecommerce.

Curiosità: le strade del vino

La legge 27.07.1999 disciplina

“Le strade del vino sono percorsi segnalati e pubblicizzati con appositi cartelli, lungo i quali insistono valori naturali, culturali e ambientali, vigneti e cantine di aziende agricole singole o associate aperte al pubblico; esse costituiscono strumento attraverso il quale i territori vinicoli e le relative produzioni possono essere divulgati, commercializzati e fruiti in forma di offerta turistica”